UPDATE : The closure of Hebron and Yatta.
(italian follows)
On November 22, Operation Dove volunteers and a B’Tselem operator documented the closure of all the access roads to Al-Khalil (Hebron) except for the one of Beit Ummar.
Israeli army has also placed hundreds of physical obstacles in the form of concrete blocks, piles or dirt, spike strips and trenches, which prevent access to and from Al Khalil (Hebron) where live around 200.000 Palestinians.
Movement restrictions were imposed again (link) as a collective punishment after four Israelis were killed in two separate attacks on both sides of the Green Line thursday afternoon.
This closure policy constitute the most severe restriction on movement of Palestinians living in this area. Despite freedom of movement is an inalienable human right, Israeli forces policy aims to deny it to Palestinians.
UPDATE: La chiusura di Hebron e Yatta
Il 22 novembre volontari di Operazione Colomba e un operatore di B’Tselem hanno documentato la chiusura di tutte le strade di accesso ad Hebron tranne quella che passa da Beit Ummar.
L’esercito israeliano ha inoltre collocato centinaia di ostacoli fisici come blocchi di cemento, mucchi di materiale di scarto e strisce chiodate che impediscono l’accesso da e per Hebron.
Le restrizioni di movimento sono state imposte un’altra volta ( link ) come punizione collettiva, dopoché che quattro israeliani sono morti (due a Tel Aviv e due nei Territori palestinesi Occupati) giovedì pomeriggio.
Questa politica di chiusura costituisce la più severa restrizione di movimento per i palestinesi che vivono in quest’area. Nonostante la libertà di movimento sia un diritto umano inalienabile, le forze israeliane stanno puntando a negarlo ai palestinesi.