UPDATE: Havat Ma’on settlers attack Palestinian children
(italian follows)
After waiting for more than an hour for the soldiers assigned to escort them home after school in At Tuwani, five Palestinian schoolchildren, aged 8-15, were chased by Israeli settlers armed with sticks as they attempted to reach their homes in the Palestinian village of Tuba.
The attack took place in the early afternoon of Thursday, February 15, as the children attempted to walk home on a path near the illegal Israeli outpost of Havat Ma’on. Before the attack Operation Dove volunteers and Israeli lawyers made multiple phone calls to the Israeli army to inform them that the military escort tasked with ensuring the safety of the children had not arrived, but the army did not respond. Without the military escort the children were unable to walk home on the road which directly connects their villages, but which runs near Ma’on settlement and the illegal outpost of Havat Ma’on. Operation Dove volunteers therefore accompanied the five children as they tried to reach their homes using an alternative path around the outpost. As the group passed near Havat Ma’on three settlers ran after the children with sticks and attempted to prevent them from reaching Tuba. The children and volunteers were forced to run in order to escape the attack.
Thursday’s failure by the military to adequately protect the children from settler violence and guarantee their right to education was not an isolated incident. Since the start of the current school semester in mid-January the military escort has been late repeatedly. The children have been forced to wait in the open, regardless of rain and freezing temperatures, for a total of three and one half over 20 days of school. This policy of negligence on the part of the Israeli army continuously exposes theses children to the threat of settler violence as they attempt to access their right to education.
UPDATE: Coloni di Havat Ma’on attaccano bambini palestinesi
Dopo aver atteso più di un’ora la scorta militare che li avrebbe dovuti accompagnare a casa, i bambini palestinesi di Tuba, finita la scuola, sono stati costretti a raggiungere casa percorrendo la strada lunga, accanto all’avamposto illegale di Havat Ma’On: a quel punto sono stati rincorsi e minacciati dai coloni. L’attacco e’ avvenuto nel primo pomeriggio di giovedi’ 15 febbraio; era dall’aprile 2014 che non si registravano episodi cosi’ violenti contro i bambini palestinesi. Bambini che sarebbero dovuti rientrare a Tuba sotto la protezione dell’ esercito israeliano, passando vicino la colonia di Ma’On, se non fosse che la scorta militare non si e’ presentata al punto di incontro. A nulla sono valse le sollecitazioni telefoniche dei volontari di Operazione Colomba e degli avvocati israeliani, impegnati a contattare la base militare per assicurare copertura nel servizio di school patrol. Gli stessi volontari hanno accompagnato i bambini a casa attraverso il pericoloso sentiero, a pochi metri dagli insediamento illegale di Havat Ma’On. Ed e’ proprio dall’ avamposto di Havat Ma’On che tre coloni sono scesi correndo verso i 5 bambini palestinesi e i volontari di Operazione Colomba. Sono scesi armati di bastoni, cercando di intercettare gli scolari diretti verso Tuba, costringendo i bambini a scappare correndo. Con la minaccia di venire aggrediti. Rientro che, a causa della mancata scorta militare e dell’ attacco dei coloni, e’ avvenuto con due ore di ritardo. Una negligenza non isolata visto che, dall’inizio del nuovo semestre scolastico, i soldati hanno obbligato i bambini ad attendere dopo la scuola al freddo e sotto la pioggia per un totale di 3 ore, accumulando 200 minuti di ritardo in soli 20 giorni. Tutto ciò espone i bimbi di Tuba alla violenza, sempre crescente, dei coloni israeliani.